L'ANALISI
CREMA
14 Settembre 2020 - 21:14
CREMA (14 settembre 2020) - Non vi è la prova che lui abbia appiccato l’incendio al pullman intriso di benzina. E nemmeno che volesse uccidere 50 bambini della scuola media Vailati, due professori e la bidella. Ma «risulta provato che ha coscientemente posto in pericolo di vita gli ostaggi». È scritto nelle 137 pagine di motivazione della sentenza di condanna a 24 anni di reclusione inflitta, il 15 luglio scorso, dalla Corte d’assise di Milano a Ousseynou Sy, l’ex autista di Autoguidovie, riconosciuto responsabile di sequestro di persona con finalità di terrorismo, attentato con finalità terroristiche e non strage.
Sy, 48 anni, è in carcere dal 20 marzo del 2019, un mercoledì di terrore, cominciato davanti alla palestra. L’autista avrebbe dovuto riportare a scuola i ragazzini, i professori di educazione fisica Alessandro Cadei e Giacomo Andrico e la bidella Tiziana Magarini. Ma spinto dall’odio nei confronti dell’ex ministro Matteo Salvini, ai suoi occhi «colpevole» delle morti nel Mar Mediterraneo dei bambini africani, da giorni aveva preparato il suo piano «per condizionare i pubblici poteri in relazione alle politiche in materia di accoglimento degli stranieri ed intimidire la popolazione».
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