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IL DELITTO DI CREMA

La scomparsa di Sabrina: sangue a casa Pasini, vertice in Procura

Tracce sarebbero state rilevate su un paio di scarpe dell’uomo in carcere con l'accusa di omicidio e distruzione di cadavere

Daniele Duchi

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redazione@laprovinciacr.it

27 Agosto 2020 - 10:37

La scomparsa di Sabrina: sangue a casa Pasini, vertice in Procura

CREMA (27 agosto 2020) - Avrebbero trovato altre tracce di sangue i Ris di Parma ieri a casa di Alessandro Pasini, il 45enne finito in carcere con l’accusa di aver ucciso Sabrina Beccalli, che manca da casa a Crema da Ferragosto, e di averne distrutto il cadavere. I Ris hanno fatto nuovi accertamenti a casa della donna e poi in quelle di Pasini, dove avrebbero trovato il sangue un paio di scarpe dell’uomo, tracce scoperte grazie al Luminol. Continuano intanto le ricerche della donna, mentre questa mattina è previsto un vertice in Procura. Un vertice voluto per fare il punto sull’inchiesta ed eventualmente fissare le prossime tappe. E il fatto che le ricerche del corpo della donna non siano state sospese fa capire che gli inquirenti non intendono trascurare il minimo dettaglio. A partire dai resti trovati nell’abitacolo della Fiat Panda, custodita nell’officina Maggi a Offanengo. Resti di un cane secondo gli investigatori e la perizia di due veterinari; della donna stando alla versione fornita dallo stesso Pasini dal carcere di Cremona e ora portati in laboratorio per ulteriori approfondimenti. Compresa una mandibola di piccole dimensioni a cui è ancora attaccato un piccolo dente.
Carabinieri del Ris anche nell’abitazione di Sabrina. Stando a quanto si è saputo non sarebbero stati trovati elementi utili. Rimane tuttavia da chiarire l’origine di quella macchia sul divano. A poche ore dalla scomparsa della donna, infatti, il figlio quindicenne della stessa accompagnato da un parente, è entrato in quella casa per cercare la madre, trovando un ventilatore acceso puntato sul divano dove era presente il segno di seduta ancora umido e che sembrava recente.
Per avere riscontri esatti saranno necessari alcuni giorni, quando le analisi della Scientifica dell’Arma termineranno.
Intanto Alessandro Pasini rimarrà in carcere, così come deciso dal gip del tribunale di Cremona Giulia Masci. Omicidio e distruzione di cadavere le accuse nei suo confronti. Ma potrebbero essergli contestati altri reati, riconducibili al tentativo messo in atto di far esplodere l’appartamento dell’ex convivente per cancellare le prove. Lo aveva fatto tranciando il tubo del gas che alimentava la caldaia, saturando così l’ambiente. Solo l’intervento dei vigili del fuoco, chiamati a forzare una finestra, ha evitato quella che poteva essere una strage.

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