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CREMA. E' GIALLO

Sabrina, ricerche avanti tutta. Disposto il sequestro della casa

Oggi in campo anche i cani molecolari, in grado di fiutare le tracce. La famiglia segue le operazioni dal campo base allestito a Vergonzana. Iniziati i rilievi scientifici all’interno dell'abitazione

foto: Marinoni

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redazione@laprovinciacr.it

18 Agosto 2020 - 11:22

Il mistero di Sabrina, ricerche avanti tutta

CREMA (18 agosto 2020) - Proseguono le ricerche di Sabrina Beccalli, che non si sono fermate neppure durante la notte, ma rimaste ancora senza esito. Oggi in campo anche i cani molecolari, in grado di fiutare le tracce. La famiglia segue le operazioni dal campo base allestito a Vergonzana.

La Procura di Cremona, guidata da Roberto Pellicano, ha disposto il sequestro dell’abitazione di Sabrina Beccalli, la 39enne scomparsa da Crema la mattina di Ferragosto e la cui auto è stata ritrovata bruciata nelle campagne di Vergonzana, sempre nel Cremasco. E sono iniziati i rilievi scientifici all’interno della casa per cercare di risolvere il giallo della sparizione della donna. Allo stesso tempo, nell’indagine, condotta dal Nucleo operativo del comando provinciale dei carabinieri di Cremona e che al momento non ipotizza reati a carico di indagati, investigatori e inquirenti stanno ascoltando numerosi testimoni, tra amici, familiari e conoscenti della donna, separata e con un figlio di 15 anni. Figlio che quella mattina aveva accompagnato a Milano da alcuni amici. Beccalli avrebbe dovuto poi raggiungere il figlio e gli altri in provincia di Bergamo per il pranzo di Ferragosto, ma non è mai arrivata. All’interno dell’auto bruciata, tra l’altro, è stato trovato anche un cane carbonizzato che pare non appartenesse alla donna. La 39enne era stata seguita dai servizi sociali e dai centri di ascolto della zona, anche per riuscire a portare avanti la famiglia da sola, dopo la separazione. Investigatori e inquirenti non escludono alcuna ipotesi allo stato. Nei campi vicini a dove è stata trovata l’auto, intanto, proseguono le ricerche di vigili del fuoco, carabinieri e volontari della Protezione, anche con l’uso di cani molecolari. «L'aspetto che ci preoccupa di più e che ci fa pensare al peggio - ha spiegato la sorella di Sabrina - è il fatto che non abbia contattato il figlio, con il quale ha un legame speciale».

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