L'ANALISI
14 Agosto 2020 - 17:17
CREMA (14 agosto 2020) - Il cumulo delle condanne racimolate nel corso del tempo e sempre per «reati contro il patrimonio» parlava chiaro: due anni, nove mesi e venti giorni da scontare in cella. Ma il problema era notificare il provvedimento emesso dai magistrati milanesi, perché il destinatario una dimora fissa non l’ha. Ed era ormai dal maggio del 2018 che il 46enne rimaneva in circolazione. Non appena gli investigatori del commissariato e in particolare il personale della Squadra anticrimine hanno avuto sentore della sua presenza a Crema, hanno organizzato — come spiegato dalla Questura di Cremona — «un servizio di appostamento», che è andato a buon fine. Il milanese è stato trasferito al penitenziario di Cremona.
© RIPRODUZIONE RISERVATA DI TESTI FOTO E VIDEO
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris