L'ANALISI
13 Agosto 2020 - 07:45
CREMA (13 agosto 2020) - «Mi dispiace per Pierpaolo Soffientini, presidente della Fondazione Finalpia, ma la sua è l’ennesima battaglia di retroguardia di questo territorio. Non può essere una decisione sua quella di contrastare l’ipotesi di fusione tra la realtà che lui presiede e la Fondazione benefattori cremaschi». Simone Beretta, consigliere comunale di Forza Italia, non ha gradito le affermazioni di qualche giorno fa, proprio su queste colonne, di Soffientini sull’argomento fusione. Ipotesi proposta dallo stesso Beretta all’indomani dell’emergere del caso riguardante le presunte infiltrazioni della ‘ndrangheta nel Cda di Comfort Hotels & Resort, l’ultimo gestore dell’albergo nel quale è stata trasformata la ex colonia marina di Finalpia, tanto cara ai cremaschi. Dopo il fallimento anche dell’ultima gestione, sfrattata un anno fa dal tribunale di Savona per gravi inadempienze contrattuali, il Cda della Fondazione aveva deciso di mettere in vendita l’immobile, valutato circa otto milioni di euro, non prima però di aver stabilito la destinazione dei proventi, che potrebbero essere per una residenza per anziani a Crema o dintorni. Una decisione in merito non è comunque ancora stata presa, perché prima serve una modifica allo statuto. La volontà è di utilizzare il ricavato della vendita dell’albergo per qualcosa che possa rimanere come patrimonio della comunità cremasca e non certo fondi da immettere nelle magre casse della Fondazione benefattori, secondo Soffientini.
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