L'ANALISI
10 Agosto 2020 - 11:18
CREMA (10 agosto 2020) - Adeguare il proprio statuto alle disposizioni contenute nel codice del terzo settore entro il termine stabilito dal governo del 31 ottobre, allineare la scadenza del proprio consiglio di amministrazione a quella del consiglio comunale, fare eseguire una nuova valutazione dell'immobile e delle pertinenze annesse e poi mettere in vendita l'Hotel del Golfo di Finalpia. È questo il cronoprogramma che la Fondazione opera pia marina e climatica cremasca si è data per uscire dall'impasse nel quale è finita, dopo che l'ultimo gestore, Comfort Hotels & Resort, è stato sfrattato un anno fa per gravi inadempienze contrattuali. «La modifica dello statuto - spiega Pierpaolo Soffientini, presidente della Fondazione - dovrà servire anche a indicare a quale finalità vogliamo destinare i proventi della vendita dell'albergo. L'intenzione è di utilizzarli per qualcosa che abbia un'utilità sociale per il nostro territorio. Qualcosa di veramente fruibile».
Soffientini boccia in maniera categorica le ipotesi avanzate a livello politico di una fusione tra la la Fondazione Finalpia e la Fondazione benefattori cremaschi, che gestisce le case di riposo in città.
In merito alle indagini in corso per presunte infiltrazioni della ‘Ndrangheta nel Cda della Comfort Hotels, Soffientini non è stato sentito dagli inquirenti. «Non avrei avuto niente da dire. Non ero a conoscenza di quanto accaduto. Comunque sia, il gestore è uscito di scena nel settembre dello scorso anno, su sentenza del tribunale di Savona. Ora l'hotel è nella nostra piena disponibilità e pronto per essere messo in vendita».
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