L'ANALISI
03 Agosto 2020 - 08:01
CREMA (3 agosto 2020) - Cresce l’allarme sociale nel Cremasco per le violenze, fisiche e psicologiche, ai danni di minorenni. Lo testimonia il vertiginoso incremento di segnalazioni, con conseguenti richieste di indagine che la procura ha presentato l’anno scorso a Comunità sociale cremasca, l’azienda consortile che ha in carico il servizio tutela minori dei Comuni del territorio. Sono state ben 233, 80 in più rispetto al 2018. Nel 2015 erano a quota 43, un anno dopo 59. Poi l’escalation. «Prima di aprire un fascicolo per maltrattamenti – chiarisce Davide Vighi, direttore di Comunità sociale – la procura chiede a noi del servizio tutela approfondimenti in merito alle segnalazioni ricevute. Ciò avviene soprattutto quando esse provengono da privati, ma anche dalla scuola o dalle forze dell’ordine. Altra fonte sono i tribunali ordinari, nell’ambito di separazioni conflittuali. Per fortuna non sempre queste verifiche confermano le avvenute violenze e maltrattamenti ai danni di bambini e adolescenti. I nostri approfondimenti si basano sul lavoro di assistenti sociali e psicologi, che effettuano colloqui coi genitori e gli stessi minorenni, seguiti anche da visite domiciliari per capire il contesto. In un secondo momento viene poi deciso se aprire un fascicolo per maltrattamenti sui minori. Diverse sono le situazioni segnalate dai Comuni, tramite gli assistenti sociali. In questi casi molto spesso si tratta di relazioni già circostanziate, in quanto gli operatori ben conoscono le situazioni. Dunque non servono verifiche suppletive». I casi più numerosi riguardano la fascia di età dagli 11 ai 18 anni.
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