L'ANALISI
30 Luglio 2020 - 08:11
Erno Bombelli, medico di base a Spino d’Adda
SPINO D'ADDA (30 luglio 2020) - «Ho scritto una mail all’Azienda tutela della salute Valpadana, anche se in questo caso loro c’entrano relativamente: ritengo inaccettabile che il bonus statale una tantum di 1.500 euro vada solo ai medici ospedalieri con la motivazione che sono stati in prima linea nella battaglia contro il Covid. E noi medici di base chi siamo? Non è per i soldi, è una questione di principio». A sollevare la questione è Erno Bombelli, medico condotto del paese. Alle soglie della pensione, nei mesi scorsi è stato in prima linea nel curare gli spinesi colpiti dal Coronavirus: «Dormivo cinque ore a notte, mangiavo una volta sola al giorno, visitando a domicilio in media 20 persone ogni 24 ore. Sono stati i peggiori 100 giorni della mia vita, sia a livello professionale sia personale. Costretto a stare lontano dai miei affetti, per evitare il rischio di infettarli e con il costante pericolo personale di ammalarmi. Come me altre migliaia di medici di medicina generale, alcuni dei quali sono morti per il Covid, come i miei colleghi e amici Rosario Gentile di Pizzighettone e Giambattista Bertolasi di Castelleone. Quasi la metà dei decessi tra il personale medico italiano (172, Ndr) sono avvenuti tra i lavoratori della nostra categoria. Un errore imperdonabile l’averci dimenticato».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris