L'ANALISI
29 Luglio 2020 - 08:12
PIANENGO (29 luglio 2020) - Stupore anche nel Cremasco, in particolar modo a Pianengo, per la bufera che sta investendo il tenore Andrea Bocelli, dopo le sue dichiarazioni al convegno Covid-19 in Italia, tra informazione, scienza e diritti, organizzato al Senato della Repubblica. Presenza e dichiarazioni che lo hanno fatto additare a più voci come «sostenitore della tesi negazionista sul Coronavirus». Accuse respinte al mittente, da Bocelli, che da Milano ha fatto sapere di essere stato «frainteso», dato il proprio impegno fin dai primi momenti dell’emergenza. Perché Pianengo entra in questa situazione apparentemente più nazionale, che locale? Presto detto. Solo qualche giorno fa, sabato sera, Pianengo è stato il primo paese in Italia (e gemellati alla sua idea Stoccolma, Cambridge e la provincia canadese dell’Alberta, nel mondo) a intitolare la piazza del municipio alla Memoria e del Ricordo. A vittime ed eroi del Covid-19, insomma. E, in chiusura di cerimonia, è stato proprio un messaggio solidale del tenore Bocelli, con queste parole: «Giunga il mio pensiero affettuoso e commosso a una comunità che da dalla pandemia è stata particolarmente colpita. Plaudo a un’iniziativa che restituisce memoria a chi ha terminato il proprio passaggio terreno, senza neppur poter salutare i suoi cari. Attraverso la pandemia, ritengo che il mondo ci abbia dato un avvertimento. Sta a noi far tesoro di questa lezione, ripartendo con una nuova consapevolezza. Ciò che abbiamo vissuto è drammatico, ma nel contempo ci offre l’occasione per provare a ricominciare con una diversa gerarchia di valori. Per non dimenticare, anche gesti simbolici come quelli che Pianengo ha concepito hanno una loro forza e concretezza». Hanno quindi disorientato anche alcuni pianenghesi le dichiarazioni al Senato dello stesso Bocelli sul lockdown.
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