L'ANALISI
24 Luglio 2020 - 13:50
PALAZZO PIGNANO (24 luglio 2020) - Le lacrime del cielo, copiose, a confondersi con quelle di familiari, parenti e amici. Piove a dirotto quando arriva la bara di Emanuele Vetere, 31enne caporal maggiore scelto del IX reggimento d’assalto Col Moschin di Livorno, tragicamente scomparso giovedì della scorsa settimana dopo un salto di Base jumping da un traliccio di una centrale elettrica dismessa di Piombino. La Pieve romanica non riesce a contenere tutte le persone intervenute. Metà della gente rimane fuori, sul sagrato, sotto la pioggia battente. Quando l’auto funebre si ferma davanti al portone, sei paracadutisti della brigata Folgore, si caricano il feretro del loro commilitone sulle spalle e lo portano ai piedi dell’altare. Fuori dalla Pieve anche un gruppo di paracadutisti in congedo. All’uscita del feretro, un grido: «Militare Emanuele Vetere! Presente!». E poi un lungo applauso. L’ultimo.
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