L'ANALISI
19 Luglio 2020 - 07:41
Emanuele Vetere
RIPALTA CREMASCA (19 luglio 2020) - La procura di Livorno ha aperto un fascicolo sulla morte del 31enne paracadutista ripaltese Emanuele Vetere e ha disposto il sequestro del traliccio dal quale giovedì sera è caduto mentre effettuava un salto di Base jumping e dei materiali da lui usati. E’ stata disposta anche l’autopsia, una volta eseguita la quale, la salma sarà consegnata alla famiglia per il trasferimento a San Michele. Stando a quanto hanno rilevato i carabinieri di Piombino, la località dove sono avvenuti il salto e il ritrovamento del corpo, il paracadute del caporale maggiore scelto si sarebbe aperto solo parzialmente. Questo spiegherebbe perché l’impatto con il terreno sia stato repentino e fatale. In pochi, tra quelli che lo conoscevano, pensano comunque che Emanuele abbia potuto commettere un errore tecnico. Il Base jumping da un traliccio alto 70 metri di una centrale elettrica dismessa era una delle tante sfide con le quali Emanuele amava continuamente confrontarsi. La fidanzata Rachele era solita accompagnare il paracadutista ripaltese nella maggioranza delle sue spedizioni, ma non l'altra sera, quando per quel salto il militare del 9° reggimento d’assalto Col Moschin di Livorno era andato da solo.
Emanuele era nato a Vizzolo Predabissi, in provincia di Milano. La famiglia aveva vissuto a lungo a Palazzo Pignano, prima di trasferirsi nella frazione San Michele di Ripalta Cremasca. Il paracadutista, comunque, abitava a Livorno, nei pressi della caserma Vannucci, in un alloggio che gli era stato messo a disposizione da un collega. E sarà proprio nel cimitero di Ripalta Cremasca che la salma di Emanuele verrà tumulata. Ancora però non si conosce la data del funerale, che dovrebbe essere celebrato a Palazzo Pignano.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris