L'ANALISI
12 Luglio 2020 - 08:48
CREMA (12 luglio 2020) - Dalla riapertura delle quattro case dell’acqua cittadine, avvenuta il mese scorso, le cose sono addirittura peggiorate rispetto a prima del lockdown: frequenti episodi di maleducazione, esagerazioni nel prelievo – nei giorni scorsi sui social è stato addirittura fotografato un automobilista intento a pulire gli interni del veicolo con l’acqua prelevata - e altri comportamenti scorretti, ancora più gravi oggi che con il Covid 19 bisogna assolutamente rispettare alcune regole di base: evitare di toccare con mani o peggio ancora bocca gli augelli degli erogatori, indossare guanti e mascherina, mantenere la distanza interpersonale. Una sfilza di segnalazioni, arrivate sul tavolo del Comune, in particolare all’attenzione dell’assessore all’Ambiente Matteo Gramignoli. L’esponente della giunta Bonaldi, si vedrà domani con Padania Acque – la società che ha installato e gestisce gli impianti –: sul tavolo diversi temi, ma anche le case dell’acqua. All’orizzonte potrebbe esserci qualche importante novità per cambiare l’utilizzo delle case dell’acqua. Prima fra tutte l’introduzione di una tessera per soli residenti: ad oggi il prelievo è libero e gratuito per chiunque, anche per chi non vive in città. Il limite da regolamento sarebbe di sei litri al giorno (sommando naturale e gassata), ma il condizionale è d’obbligo: c’è chi riempie taniche, o decine di bottiglie, che stiva poi nei bauli. Senza dimenticare chi usa le case dell’acqua come una fontanella, per bere, lavarsi le mani e rinfrescarsi dalla calura.
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