L'ANALISI
26 Giugno 2020 - 20:38
Eugenio Zanoncelli e la moglie Morena Designati
PALAZZO PIGNANO (26 giugno 2020) - Lo sguardo basso di chi non si riconosce più. Ha solo ripetuto la formula di rito: «Mi avvalgo...», quando sullo schermo è apparso il volto del giudice per le indagini preliminari, Elisa Mombelli. Alle 14,30, era fissato in videoconferenza dal carcere l’interrogatorio di garanzia. E tecnicamente, Eugenio Zanoncelli si è trincerato dietro la «facoltà di non rispondere». Resta quindi in cella a Cremona l’operaio accusato dell’omicidio della moglie, in attesa che il Gip sciolga la riserva su quella che, nel linguaggio dei codici, viene definita convalida della custodia cautelare. Il 56enne, due notti fa, ha ucciso la compagna di una vita con un pugno alla testa, sferrato nel salotto della loro casa di Palazzo Pignano. Lei, la 49enne Morena Designati, da tempo lottava con due sindromi degenerative, che la consumavano giorno dopo giorno, minandone anche la lucidità.
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