L'ANALISI
18 Giugno 2020 - 07:22
CREMA (18 giugno 2020) - L’indagine, complessa, è iniziata da una violenza subita da un’educatrice in un centro di accoglienza di Fontanella, per arrivare ad ipotizzare il reato di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato. L’ambito in cui si sono mossi gli investigatori della procura di Bergamo è quello dell’accoglienza e gestione dei migranti con relativo annesso business: tre arresti e 38 avvisi di garanzia. Un polverone visti i nomi eccellenti finiti ai domiciliari, tra i quali figura anche Giovanni Trezzi, 38 anni, residente a Crema, l’economo della cooperativa sociale Rinnovamento che ha sede legale a Romano di Lombardia e che gestiva anche la struttura di Fontanella. Coop che ha nel 74enne padre Antonio Zanotti il fondatore e guida spirituale, anch’egli raggiunto dal provvedimento emesso dalla magistratura inquirente orobica. Il terzo arresto riguarda Anna Maria Preceruti, 58 anni, residente ad Antegnate e presidente della cooperativa.
In soldoni, visto che a loro sono stati confiscati 126mila euro (sequestro preventivo), si parla dei 35 euro giornalieri erogati per ogni ospite. Stando all’accusa soldi che sono stati percepiti anche quando il profugo non era più presente nella struttura.
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