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Gli scavi a San Latino rivelano un’opera del ’500

Nel cantiere affiora il muro dell’antica roggia Borromea, Padania Acque ferma i lavori, reperto al vaglio della Soprintendenza

Francesco Pavesi

Email:

fpavesi@cremonaonline.it

02 Giugno 2020 - 07:08

Gli scavi a San Latino rivelano un’opera del ’500

CASTELLEONE (2 giugno 2020) - Il sottosuolo continua a restituire tesori. Qualche settimana fa in un campo di Fiesco era stato scoperto un antico pozzo romano; lo scorso week end dalle fogne di San Latino è invece spuntato un muro di origine rinascimentale. La costruzione, in mattoni e ancora perfettamente conservata, è stata rinvenuta e isolata negli scavi in corso in via Bucalò, esattamente di fronte alla trattoria Gigi e Anna. Stando agli esperti della Soprintendenza, che tuttavia ancora devono pronunciarsi in modo ufficiale, si tratterebbe della sponda della roggia Borromea, corso d’acqua costruito per scopi irrigui nella seconda metà del XVI secolo. Secondo gli archeologi, il manufatto dovrebbe risalire proprio a quel periodo, cioè alla fine del 1500. Per studiarlo, fotografarlo e documentarlo, il cantiere predisposto da Padania Acque, e finalizzato alla risoluzione di scarichi fognari indepurati presenti sotto il centro abitato di San Latino, è stato momentaneamente interrotto. Ma qualsiasi soluzione la Soprintendenza deciderà di adottare in merito al muro, il termine dei lavori verrà rispettato e non subirà ulteriori ritardi: l’azienda ha infatti predisposto un piano alternativo, che consente agli operai di portarsi avanti con l’opera nonostante la presenza, affascinante ma ingombrante, del reperto emerso dal sottosuolo.

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