L'ANALISI
31 Maggio 2020 - 08:50
CREMA (31 maggio 2020) - Tra inizio gennaio e fine aprile 2018, la Fondazione Benefattori Cremaschi, nelle proprie sedi di via Zurla (casa di riposo Lucchi) e del Kennedy (centro di cure intermedie e riabilitative e Hospice per i malati terminali), aveva registrato 74 decessi. Nello stesso periodo del 2019 erano stati 78. Quest’anno, in concomitanza con la fase acuta dell’epidemia di Coronavirus, nelle due sedi sono morti 130 ospiti. Un incremento del 66%. Di questi, quelli riconducibili con certezza al Covid 19, in quanto sottoposti a tampone, sono stati una ventina, soprattutto anziani ospiti della Lucchi. Sono, in estrema sintesi, i numeri che la presidente della Fondazione Bianca Baruelli ha presentato venerdì pomeriggio, nel corso della videoconferenza di due ore, in cui ha relazionato i capigruppo consiliari. Con lei, il direttore generale Giampaolo Foina. Nelle scorse settimane, il caso dei numerosi morti alla Fbc era stato oggetto di polemiche. Forza Italia aveva presentato un’interrogazione. Mozioni erano state depositate dalle liste di minoranza di Vaiano Cremasco e Torlino e dalla maggioranza a Pianengo. Tutte approvate. Si era mossa anche Rifondazione, tuonando contro la gestione dell’emergenza da parte del Cda. Inoltre, la magistratura cremonese ha aperto un fascicolo sulle morti nelle case di riposo in tutto il territorio provinciale. Nel frattempo, a Crema è nato un comitato dei parenti degli ospiti che chiede verità e giustizia su quanto avvenuto.
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