L'ANALISI
16 Maggio 2020 - 06:40
CREMA (16 maggio 2020) - Il numero dei nuovi contagi nel Cremasco non sta accelerando: si mantiene nei limiti previsti ad inizio Fase 2, mentre continuano a calare i malati di Covid 19 ricoverati all’ospedale Maggiore. Alla luce di questi dati, che il direttore generale dell’Azienda socio sanitaria territoriale Germano Pellegata definisce «confortanti», potrebbe essere prossima la chiusura dell’ospedale da campo e con essa la partenza dei 52 tra medici e infermieri della Brigata cubana, in Italia da quasi due mesi. La data di cui si è parlato ieri, nel corso di una video conferenza tra le istituzioni coinvolte, è quella di lunedì 25 come giornata in cui iniziare lo smantellamento delle tende. Ieri sono stati anche resi noti i costi sostenuti sino a questo momento per il vitto e dei cubani e dei 35 militari che gestiscono impianti e logistica della struttura provvisoria: 1.300 euro al giorno per la Brigata e altri 1.000 per soldati e ufficiali. In due mesi sono oltre 130.000 euro. L’ospedale da campo, allestito dal reparto sanità dell’esercito a metà marzo, si trova nel parcheggio tra il Maggiore e l’ex tribunale, era entrato in funzione il 24 dello stesso mese, un paio di giorni dopo lo sbarco a Malpensa della Brigata. Alla video call di ieri hanno preso parte Pellegata e il resto dei dirigenti dell’Asst, il primario del pronto soccorso Giovanni Viganò, il sindaco Stefania Bonaldi e i rappresentanti dell’Azienda tutela della salute Valpadana.
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