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EMERGENZA SANITARIA

Disabili, centri diurni chiusi: «Riapriteli, sono disperata»

L’accorato appello di Orietta di Casaletto Vaprio, mamma di Gabriele. «Ho provato a chiamare anche la Lega per i diritti di persone con handicap, ma nessuno risponde»

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

13 Maggio 2020 - 06:58

Disabili, centri diurni chiusi: «Riapriteli, sono disperata»

Orietta con il figlio Gabriele

CASALETTO VAPRIO (13 maggio 2020) - «Riaprite i centri diurni per disabili». L’appello, indirizzato alla Regione Lombardia, è di Orietta Premazzi, di Casaletto Vaprio, quattro figli di cui uno, il ventitreenne Gabriele, è disabile e frequenta il centro diurno per disabili di Fiesco gestito dalla cooperativa «Lo Scricciolo», chiuso per l’emergenza Covid-19.

«I centri diurni per disabili – racconta Orietta - sono rimasti aperti quando la possibilità di contagio da Coronavirus era altissima, tanto che io ho tenuto Gabriele a casa per precauzione. Poi li hanno chiusi ed ora che è scattata la cosiddetta Fase 2 sono ancora tali, nonostante sull’ultimo decreto del presidente del consiglio Giuseppe Conte ci sia scritto che possono aprire. In merito, Ats Valpadana e Comunità Sociale Cremasca stanno ancora spettando le direttive della Regione che però non arrivano e noi genitori siamo in una situazione di attesa che non fa bene a nessuno, in primis ai nostri figli».

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