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EMERGENZA SANITARIA

Coronavirus, Gallera: 'Chi parla di lazzaretto a Crema dice il falso'

L'assessore regionale risponde al medico e assessore del Comune di Crema Attilio Galmozzi

Francesco Pavesi

Email:

fpavesi@cremonaonline.it

05 Marzo 2020 - 15:21

Coronavirus, Gallera: 'Chi parla di lazzaretto a Crema dice il falso

MILANO (5 marzo 2020) - "Non c’è nessun Lazzaretto di Milano e della Lombardia a Crema". Chi lo afferma è un irresponsabile e dice il falso”. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, in riferimento alle dichiarazioni del medico e assessore del comune di Crema, Attilio Galmozzi.

2I medici stanno facendo un lavoro straordinario sotto stress – aggiunge Gallera – e Regione Lombardia è loro vicina. Posso comprendere che la grande pressione e la fatica possano creare momenti di poca lucidità, ma gettare ombre sul presidio di Crema e sullo straordinario lavoro che dirigenti ed esperti, da giovedì 20 febbraio, stanno attuando nell’unità di crisi, è ingeneroso e inaccettabile. Sui 363 pazienti ricoverati a Crema, il 64% proviene dal cremasco, il 22% del lodigiano e il 12% dal cremonese. Non c'è nessuno lazzaretto di cittadini milanesi o, più in generale della Lombardia. Anzi, proprio per alleggerire il carico sull’ospedale di Crema così come quello su Lodi e su Cremona, abbiamo dirottato i pazienti affetti da diverse patologie su altre strutture. C’è una organizzazione solida e strutturata – conclude Gallera - che cerca di supportare il lavoro eccezionale degli operatori sanitari lombardi in un momento tanto delicato".

© RIPRODUZIONE RISERVATA DI TESTI E FOTO

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Commenti all'articolo

  • annacarra86

    05 Marzo 2020 - 16:11

    ...Certo l eccellenza della sanità è lombarda! dai tempi del Formigoni che ha iniziato a favorire le privatizzazioni ospedaliere (che sono senza pronto soccorso e terapie intensive) e che i successivi governatori hanno continuato con la stessa politica chiudendo il pubblico e favorendo il privato. Ma bravi! Così adesso siamo senza strutture che possano affrontare le emergenze, senza medici a causa delle universita' a numero chiuso per TROPPI ANNI, senza infermieri per gli stessi motivi. Ecco.

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