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Per Umberto il silenzio e la maglia al cielo

Milanesi, responsabile del settore giovanile: «Abbiamo fatto richiesta in Lega per il minuto di silenzio. Vorremmo ritirare la casacca col numero 8 fino al termine della stagione e la alzeremo prima di ogni gara»

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

04 Marzo 2020 - 08:01

Per Umberto il silenzio e la maglia al cielo

Umberto Casazza

CASTELLEONE (4 marzo 2020) - La maglia numero otto alzata al cielo nel centro del campo e un minuto di silenzio da osservare prima del fischio d’inizio L’Fc Castelleone vuole ricordare così Umberto Casazza, il giovane calciatore rimasto vittima venerdì scorso di un tragico incidente stradale nei campi di Ripalta Arpina. Ad oggi non si conoscono le date in cui riprenderanno i campionati ma la società gialloblu, ancora profondamente scossa da un dolore che a distanza di giorni non accenna a diminuire, ha già provveduto a inoltrare due richieste precise al Comitato regionale lombardo e al Comitato provinciale di Cremona. «La prima – spiega il direttore generale Davide Milanesi – riguarda la possibilità di far osservare all’interno dello stadio i sessanta secondi di raccoglimento: non essendo una materia sulla quale le società possono decidere in autonomia abbiamo dovuto chiedere l’autorizzazione e la richiesta è stata inviata a entrambe le delegazioni perché Umberto si divideva tra due squadre, l’Under 17 provinciale e l’Under 19 regionale, e vorremmo che all’omaggio partecipassero tutti i ragazzi con cui ha giocato».

La seconda questione sottoposta al Crl, e al Comitato di Cremona, riguarda la maglia: «Su proposta dei compagni di squadra – continua Milanesi – vorremmo che la numero otto venisse ritirata fino al termine della stagione. Ci piacerebbe poterla alzarla al cielo prima dell’inizio di tutte le partite restanti: in questo modo Umberto scenderebbe ancora in campo insieme a noi. Confidiamo nella sensibilità dei delegati federali: apprezzeremmo tantissimo una risposta positiva, la apprezzerebbero soprattutto le tante persone che volevano bene al ragazzo».

Il giovane centrocampista, soli 16 anni, si era trasferito nel club gialloblu tre stagioni fa, e pur in età da Allievi rientrava già in pianta stabile nella rosa della Juniores allenata da Giovanni Trezzi.

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