L'ANALISI
26 Febbraio 2020 - 08:47
CREMA (26 febbraio 2020) - Gli inquilini dell’Aler di Crema e del Cremasco non mollano la presa. Contestano, attraverso il loro portavoce Mario Lottaroli, la bozza di accordo tra Comune e Azienda lombarda per l’edilizia residenziale, frutto di un incontro della settimana scorsa: in merito alla consegna dei documenti per l’anagrafe reddituale, prevista in origine da Aler solo nella sede di Cremona, era stato deciso di consentire ai soggetti cremaschi con difficoltà motorie, invalidità e disabilità, di prendere appuntamento all’ufficio cittadino di via Matteotti. «Siamo delusi e contrariati – commenta Lottaroli – per la piega che sembra abbia assunto la vicenda. La protesta che portiamo avanti da ormai due settimane ha l’obiettivo di tenere aperto lo sportello di Crema per tutti, senza distinzioni. Se si affermasse l’orientamento preannunciato da Comune e Aler, si passerebbe da un servizio che riteniamo comunque lacunoso, ma almeno garantito, a uno da elemosinare a forza di certificati medici o dichiarazioni dei Servizi sociali».
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