L'ANALISI
07 Febbraio 2020 - 07:02
Michele Severgnini con la moglie Parichlawan Chaokian a Londra
CASTELLEONE (7 febbraio 2020) - La Brexit vista con gli occhi di un castelleonese, tra precarietà e speranza. Michele Severgnini, 36 anni, risiede a Londra dal 2010 con la moglie Parichlawan Chaokian, e ha seguito da spettatore interessato il pre e il post referendum con l’incertezza comune a chiunque abbia deciso di soggiornare, lavorare e impostare la propria vita in una terra diversa dalla propria. Una terra in cui gli italiani, soprattutto negli ultimi anni, hanno trovato terreno fertile per sistemarsi e realizzarsi, ma che alla luce degli ultimi accadimenti, in primis l’uscita dalla Ue, sentono realmente più lontana. «Al momento qui c’è molta confusione – racconta Severgnini – o almeno così a me sembra di percepire. Molti ne approfittano per alzare i prezzi: dal referendum in poi, nei supermercati e negli alimentari in generale si sono visti rialzi del 30 per cento, mentre gli affitti, parlo sempre di Londra, non sono aumentati perché sta venendo meno la grande richiesta che c’era prima. Molti accademici, ad esempio, hanno già chiesto e ottenuto trasferimenti lavorativi in Paesi dell’Unione Europea». Nella City Severgnini gestisce due caffetterie e, nei fine settimana, si dedica a un’altra attività.
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