L'ANALISI
29 Gennaio 2020 - 08:03
Il pronto soccorso dell'ospedale di Crema
CREMA (29 gennaio 2020) - Il pronto soccorso dell’ospedale Maggiore è costantemente sotto pressione, con giornate in cui il lavoro diventa quasi insostenibile, come avvenuto lunedì scorso, quando si presentarono ben 241 pazienti. Il caso finirà sui banchi della giunta lombarda. Il consigliere regionale di minoranza del Pd Matteo Piloni ha presentato un’interrogazione in merito. Chiede al governatore Attilio Fontana e all’assessore al Welfare e alla Sanità Giulio Gallera, «di attivare a Crema e nel Cremasco i cosiddetti Press t, ovvero i presidi socio sanitari territoriali previsti dalla riforma votata ben cinque anni fa». In sostanza, secondo Piloni, per evitare che il pronto soccorso sia intasato soprattutto da pazienti con lievi patologie (i cosiddetti codici verdi) o addirittura con problemi di entità irrisoria (i codici bianchi), queste strutture farebbero da filtro, accogliendo proprio casi simili. Piloni, nel suo intervento, cita il caso di lunedì scorso: «Per un ospedale come il Maggiore, 241 accessi in una sola giornata non sono certo uno scherzo. In totale dai 59.704 pazienti visitati nel 2014, si è passati ai 66.430 alla fine dell’anno passato, con un incremento dell’11,2%. Tutto questo nonostante nel medesimo lasso temporale ci sia stata una leggera riduzione della popolazione del bacino di utenza cremasco (oggi circa 163 mila residenti, Ndr)». L’esponente dei Democratici, chiama in causa anche la situazione del territorio, che a quanto pare non riesce ad assorbire le esigenze di cura dei cremaschi.
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