L'ANALISI
16 Gennaio 2020 - 08:22
Il rondò che porta all’imbocco della Tem nel tratto in attesa del raddoppio
CREMA (16 gennaio 2020) - Ieri, ricorrevano i tre anni dall’annuncio, dato il 15 gennaio 2017 via Facebook dal vicesindaco di Città metropolitana Arianna Censi, in merito all’imminente apertura del cantiere per il raddoppio della Paullese, nel tratto tra il rondò che porta al casello di Paullo della Tangenziale est esterna milanese e il cavalcavia della provinciale Cerca.
I pendolari cremaschi che ogni giorno percorrono in auto l’ex statale, tra code, rallentamenti, incidenti e rabbia, da allora vivono nel limbo. Sono un po’ come Diego Abatantuono, Ugo Conti, Giuseppe Cederna e gli altri protagonisti di Mediterraneo, il film premio Oscar di Gabriele Salvatores: dimenticati per tre anni – dal 1941 al 1944 – dall’esercito regio su un’isoletta greca dispersa nel mar Egeo. Poi, un bel giorno, atterra un aviatore in difficoltà, il tenente Carmelo La Rosa, interpretato da Antonio Catania, e li aggiorna: non sanno della caduta di Mussolini, dell’8 settembre, dello sbarco in Sicilia degli Alleati e della nascita del Cln.
Tre anni fa, esattamente il 15 gennaio, in un post sul suo profilo Facebook, Censi assicurava l’apertura dei cantieri per il raddoppio dell’ex statale. Poi arrivarono il ricorso al Tar, il contro ricorso al Consiglio di Stato e tutto si fermò.
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