L'ANALISI
09 Gennaio 2020 - 07:24
CREMA (9 gennaio 2020) - Una volta rimosso da piazza Garibaldi – un lavoro di cui si occuperanno gli operai della ditta Nonsoloverde, gli stessi che l’avevano allestito – l’albero di Natale del Comune sarà fatto a pezzi, in modo da donare il legname alle scuole della città. Questa l’ipotesi al momento più accreditata sul destino dell’abete alto 13,80 metri. «In realtà – ha precisato ieri l’assessore all’Ambiente Matteo Gramignoli – sarebbe più corretto definirlo come la parte sommitale di un abete. Annualmente la Regione Trentino, prevede di accorciare, tecnicamente si dice capitozzare, circa 300 piante troppo cresciute che si trovano nei boschi. Alcuni sono magari in prossimità di strade. Si tratta di abeti che raggiungono altezze di 60-70 metri e dunque possono diventare pericolosi, creando problemi e rischi alla circolazione. Il tronco che avevamo posizionato in piazza Garibaldi all’inizio di dicembre è proprio la parte più alta di uno di questi giganti. Non ha dunque radici, per questo motivo non è ovviamente possibile piantumarlo in un parco pubblico».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris