L'ANALISI
04 Gennaio 2020 - 07:51
Roberto Grazioli e don Giuseppe Nevi
SONCINO (4 gennaio 2020) - Via le mense dalla chiesa di San Giacomo. L’arciprete dice messa alla vecchia maniera, rivolto all’altare e non verso la navata dove ci sono i fedeli, come si faceva prima del 1962. La decisione del parroco don Giuseppe Nevi divide i credenti del borgo e Roberto Grazioli, politico e compositore di musica sacra, condanna la scelta con forza: «Rimuoverle senza motivo significa non riconoscere il Concilio Vaticano II. Questa è la chiesa che non ricorda i comandamenti, che non conosce più i profeti. Insomma, che manca di cultura». La parrocchia della cittadina murata è un caso unico nel territorio: nelle vicine Genivolta, Villacampagna, Ticengo e Cumignano di don Davide Osio o a Gallignano dove è parroco don Lino Viola le mense sono rimaste al loro posto. A Soncino e nei paesi vicini ne parlano tutti e la videodenuncia sui social di Grazioli è già diventata virale, facendo il giro del web e diventando l’argomento più chiacchierato nei bar e nelle strade.
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