CALCIO
20 Dicembre 2019 - 20:00
CREMA (20 dicembre 2019) - «Fra le cose che mi sformano il cuore, c’è anche il dialetto, il mio dialetto, povero ragazzo, che sta morendo...». Carlo Alberto Sacchi amava visceralmente la lingua dei padri e dei nonni e con lui, sconfitto oggi pomeriggio da una malattia fulmine, se ne va a 76 anni l’uomo simbolo di frasi che rivivevano solo nella memoria dei più anziani, ma rappresentavano motivo di identità per un territorio dove il legame della lingua è un valore aggiunto. Sacchi, docente e poeta, ma anche a lungo curatore del paginone mensile del dialetto cremasco de La Provincia El cantòon dèl dialèt.
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