L'ANALISI
17 Dicembre 2019 - 07:21
Il palazzo comunale di Monte Cremasco
MONTE CREMASCO (17 dicembre 2019) - «Fino al prossimo consiglio, non posso, non voglio e non debbo dire altro se non che ogni mia decisione è stata presa nell’interesse della comunità, come dimostrerò a viso aperto». Del caso del ricorso al Tar perso dal Comune e, soprattutto, delle accuse della minoranza di Impegno al sindaco Giuseppe Lupo Stanghellini, si parlerà dunque dopo la pausa natalizia. Nei giorni scorsi, il capogruppo dell’opposizione Moreno Golani aveva presentato una dettagliata interpellanza in cui chiedeva conto al primo cittadino. Una serie di questioni inerenti il ricorso al Tar presentato da alcuni privati, contro le decisioni dell’amministrazioni Zanini, risalenti al 2011. L’allora giunta approvò rettifiche a regole del Piano di governo del territorio, relative a un programma integrato di intervento, per evitare che nella zona industriale del paese ci fosse promiscuità tra capannoni e insediamenti residenziali. Legale del Comune era Lupo Stanghellini «che – ha spiegato Golani – descrisse il ricorso al Tar promosso dai privati come ‘non condivisibile nel merito’, sostenendo che la difesa da parte del Comune fosse ‘un atto auspicabile se non doveroso’». Insomma, il Comune si oppose. Nel 2014. Lupo Stanghellini, candidato sindaco rimise il mandato conferitogli dall’amministrazione Zanini.
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