L'ANALISI
10 Dicembre 2019 - 07:15
CREMA (10 dicembre 2019) - Crema e il Cremasco tornano a guardare con preoccupazione alla qualità dell’aria. Da tre giorni consecutivi le polveri sottili sono infatti risalite sopra la soglia di attenzione, fissata a 50 microgrammi per metro cubo d’aria. Il primo campanello d’allarme, dopo due mesi e mezzo in cui, contrariamente al passato, non si erano registrati problemi legati allo smog. La particolare situazione meteo di questo autunno ormai agli sgoccioli, aveva scongiurato l’accumulo di polveri sottili negli strati più bassi dell’atmosfera. A ottobre, complice il caldo fuori stagione, erano rimasti spenti i riscaldamenti, che incidono non poco nell’incrementare il livello di Pm 10. Il mese di novembre è stato invece il più piovoso della storia recente, non solo nel Cremasco, ma in tutto il nord Italia: le continue perturbazioni hanno contribuito a tenere pulita l’aria.
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