CALCIO
30 Novembre 2019 - 19:27
CREMA (30 novembre 2019) - Egiziani, bengalesi, ma soprattutto indiani residenti a Crema e nei paesi della cintura. Sono tra i quaranta indagati che hanno aiutato loro connazionali a superare l’esame di teoria (oltre un centinaio quelli sotto la lente) per conseguire la patente di guida truffando. La scoperta che dietro a tutto questo c’è un’organizzazione con diverse ramificazioni, è stata fatta dai carabinieri di Varese. Indagine denominata «Cheope», partita nel gennaio scorso quando una pattuglia del nucleo Radiomobile si è presentata alla Motorizzazione civile di Varese dove erano in corso prove d’esame. In quell’occasione un giovane egiziano era stato scoperto e poi denunciato dai militari a truffare. Bloccato con auricolare e due telefonini con cui chiedeva a un suggeritore esterno le risposte ai quiz. In buona sostanza un «kit esame» pronto all’uso e non solo per l’egiziano in questione. Fatto che non è rimasto isolato. A quanto si è visto, infatti, i militari dell’Arma di Varese sono via via risaliti al vertice dell’organizzazione. Si tratta di una rete di truffatori stranieri disposti, sotto compenso ovviamente (si parla di mille euro), ad aiutare altri stranieri a superare gli esami fornendo loro il kit di cui si diceva.
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