CALCIO
29 Novembre 2019 - 15:56
CREMA (29 novembre 2019) - C’è chi l’ha presa con filosofia, chi ha riso e ci ha scherzato sopra – considerandola una situazione fantozziana – e chi si è arrabbiato e non poco, esasperato dall’ennesimo ritardo. Qualunque sia stata la loro reazione, i pendolari che ieri pomeriggio erano a bordo del diretto 10475 per Crema e Cremona, partito da Milano Porta Garibaldi alle 16.32, un’esperienza simile non l’avevano mai vissuta: alla stazione di Caravaggio è stato lasciato a piedi il capotreno. Con ogni probabilità un errore umano, da parte del macchinista o del collega. Sta di fatto che il diretto, in ritardo di qualche minuto, è ripartito verso Crema e Cremona senza che a bordo ci fosse il responsabile. La corsa ha proseguito regolarmente sino a Capralba: effettuata anche questa fermata, alla successiva il treno è stato bloccato e cancellato. «L’hanno dirottato sul secondo binario – ha spiegato Jacopo Bassi, consigliere comunale di Crema del Pd che era tra i viaggiatori a bordo – e ci è stato detto di scendere. Abbiamo raggiunto a piedi il primo binario, dove siamo rimasti in attesa del regionale successivo, partito da Treviglio. Su questo abbiamo ritrovato il capotreno del diretto che evidentemente era stato recuperato dai colleghi a Caravaggio. Ovviamente si è trattato di un treno con meno carrozze, quindi molti di noi sono rimasti in piedi. Per fortuna la stazione di Crema è appena dopo quella di Casaletto, dunque il viaggio pigiati è durato pochi minuti».
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