L'ANALISI
26 Novembre 2019 - 07:37
CREMA (26 novembre 2019) - Due a segno, in media, ogni settimana, il che significa un centinaio l’anno: le truffe informatiche, a Crema, conquistano il primato dei soli reati in crescita. E contrastare questo tipo di fenomeno, spesso gestito da specialisti che agiscono da altre regioni se non addirittura dall’estero, sembra sempre più complesso. Se per quanto riguarda le aziende, il sistema della falsa fattura è il più utilizzato e consiste nell’intercettare e riprodurre i veri documenti fiscali di fornitori, sfruttando sofisticati sistemi di pirateria, in grado di modificare le coordinate bancarie per i versamenti (ovviamente sui conti di prestanome, dai quali i fondi spariscono non appena accreditati). A costare caro ai privati sono invece, di frequente, gli acquisti effettuati online, rispondendo ad annuncia apparentemente allettanti. E se nella gran parte dei casi, chi escogita il raggiro in rete si accontenta di poche centinaia di euro, confidando così che la vittima non si dia la briga di sporgere denuncia; «ci sono anche cremaschi - assicura il vicequestore Danel Segre - che ci rimettono migliaia di euro».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris