L'ANALISI
25 Novembre 2019 - 08:12
CREMA (25 novembre 2019) - Lo yoga per aiutare i malati di Parkinson a vivere con serenità la malattia. Un approccio integrato alla cura, per portarla al di fuori degli ospedali e trovare altri ambiti in cui poterla affrontare. Sabato sarà la giornata mondiale del Parkinson, nella quale si inserisce anche l’esperienza di Yoga for Parkinson, nata quattro anni fa al centro culturale Tartaloto di Crema. L’iniziativa è nata senza scopo di lucro, nell’ambito dell’associazione guidata da Marina Serina (educatrice di yoga) e Laura Pampallona (psicomotricista) e conta oggi 13 allievi. L’idea è nata da alcuni studi che, a livello mondiale, stanno dimostrando l’importanza delle discipline di rilassamento come lo yoga, nell’integrazione della cura di malattie come il Parkinson. Il nuovo approccio si sta sviluppando soprattutto in Asia e negli Stati Uniti e si basa sull’osservazione dei risultati tra gruppi di persone che sperimentano l’unione tra l’ambito clinico-farmacologico e le pratiche derivate dallo yoga e altri che, invece, si fermano alla sola cura farmacologico-medica. Nei settori in cui è stato inserito lo yoga, è risultato più semplice registrare l’Health Related Quality of Life. Vale a dire, la gestione dello stress e dell’ansia, la capacità personale di mantenere la calma in momenti di difficoltà.
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