CALCIO
22 Novembre 2019 - 08:52
CREMA (22 novembre 2019) - Circolano in città da tredici anni: quattro pulmini a nove posti nella fascia del mattino dalle 9 alle 12, uno tra le 6.30 e le 7.30 e uno durante il pomeriggio. Sono i mezzi di Autoguidovie meglio conosciuti come Miobus, ossia il servizio di trasporto pubblico a chiamata. Da sempre, la soluzione è stato oggetto di critiche. Ma dopo aver partecipato al forum sulla mobilità dei giorni scorsi, in municipio, il capogruppo di Forza Italia in aula Ostaggi Antonio Agazzi ha rincarato la dose.
«Il trasporto urbano, pure affidato come la direttrice Crema-Milano ad Autoguidovie, è una vera delusione — sottolinea —: il Miobus è un non servizio». Agazzi fa riferimento alle difficoltà di prenotazione (pochi operatori e linee occupate) che incontrano i potenziali utenti, soprattutto anziani che non hanno a disposizione un’auto per spostarsi dai quartieri periferici. «Sarebbe utile — prosegue — conoscere il dato di quanti passeggeri utilizzano il Miobus, scorporato da quello relativo alle corse a orari prefissati e dal trasporto della popolazione studentesca». Autoguidovie, in Comune, aveva fornito solo questi ultimi: 7.400 studenti trasportati ogni giorno, a cui si aggiungono 5.400 pendolari verso Milano. Il biglietto di corsa semplice, valido per 90 minuti, costa 1,3 euro.
«Agi ha effettuato come unico annuncio il varo di una app per la prenotazione del Miobus: difficile che cambi in meglio la situazione che vede tanti utenti, specie anziani, rinunciare a un servizio inadeguato. La conseguenza è che quartieri importanti e popolosi, come Ombriano e San Bernardino, restano separati dal centro cittadino».
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