L'ANALISI
18 Novembre 2019 - 09:05
CREMA (18 novembre 2019) - Il fiatone ce l’ha da alcuni anni, ma negli ultimi mesi la situazione è molto peggiorata. Il pronto soccorso dell’ospedale Maggiore è in codice rosso: troppi gli accessi medi giornalieri (185), a fronte di un personale medico e infermieristico che numericamente non è certo aumentato: una quarantina di persone in totale. Più o meno è sempre lo stesso e comprende due dirigenti per turno, più l’ortopedico durante le ore diurne. Sganciato dal dipartimento di accettazione emergenza, c’è il pronto soccorso pediatrico, che funziona nel reparto al primo piano. Bisogna comunque passare dal triage (l’accettazione) del pronto soccorso, prima di salire. Non che qui le cose vadano meglio: la cronica carenza di personale medico – ormai sono pochissimi i giovani che scelgono di specializarsi nel settore pubblico – ha costretto da mesi l’ospedale a appaltare a una cooperativa esterna la copertura del turno serale notturno (dalle 20 alle 8).
Siamo a metà novembre ed è stato quasi raggiunto il numero degli accessi totali dell’anno scorso. «Andremo senza’altro oltre – sottolinea il primario Giovanni Viganò – : oggi abbiamo superato le 60 mila unità. La stima è che in questi ultimi 40 giorni dell’anno si possano aggiungere altre 8 mila persone». L’incremento su base annua sarebbe dunque di circa 3 mila accessi. Lo staff medico – in totale sono 11 – e infermieristico fa il possibile, ma inevitabilmente i tempi di attesa si dilatano. Ovviamente non quelli dei codici rossi, i casi più gravi, ma quelli di pazienti che hanno problemi di lieve entità (codici bianchi e verdi).
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