CALCIO
05 Novembre 2019 - 07:48
CREMA (5 novembre 2019) - «Beh, se è per quello anch’io mi sono affidato ad un avvocato. Sa, la questione interpretazioni di quanto contenuto nel contratto è cosa delicata». Massimo Garrone, presidente della società Gestopark che da tre anni ha in gestione il servizio della sosta a pagamento in città, non si scompone. Si dice tranquillo, «addirittura direi sereno perché una soluzione verrà trovata»: la querelle tra la società che presiede e il Comune sembra quindi non preoccuparlo. «E perché dovrebbe? Su alcuni aspetti se la vedranno gli avvocati, per tutti gli altri verrà fatto a tempo debito. Certo è che non sono disposto a perdere - come avviene ora - 150 mila euro l’anno. Se nulla cambierà è pacifico che non rimarrò certo a Crema».
Quel qualcosa che dovrebbe cambiare è, almeno nelle richieste di Garrone, l’ammontare del canone che Gestopark versa annualmente nella casse del comune. Il contratto in essere prevede l’erogazione, da parte della società di 890 mila euro. Più un 10 per cento del margine oltre quella cifra che GestoPark incassa con le tariffe e gli abbonamenti. Dal primo luglio dello scorso anno al 30 giugno di quest’anno è stato di altri 26 mila euro versati nella casse del Comune. L’avviso di sanzioni da parte degli ausiliari del traffico, che riguardano il mancato pagamento della sosta, una volta incassati i proventi sono anch’essi del Comune.
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