L'ANALISI
28 Ottobre 2019 - 08:32
CREMA (28 ottobre 2019) - Settimo anno di servizio per il dormitorio per senzatetto della Caritas diocesana. Per stasera è prevista l’apertura: come negli anni scorsi, non è possibile prenotare un posto, ma i responsabili prevedono che sin dai primi giorni dei 18 letti ben pochi resteranno vuoti. Attesi soprattutto italiani, cremaschi. L’età media degli ospiti, negli anni passati si aggirava intorno ai 40, 50 anni. Il rifugio San Martino di via Civerchi, all’interno del palazzo che ospita sedi e servizi della diocesi, spalancherà le proprie porte oggi alle 20. «Siamo pronti a ripartire per offrire un’accoglienza provvisoria a chi vive situazioni di difficoltà», spiega il direttore della Caritas Claudio Dagheti, dalla scorsa estate al timone, dopo l’addio di don Francesco Gipponi, nel frattempo nominato parroco di Trescore. «Numeri precisi sulle persone indigenti in città e nel Cremasco non ce ne sono — conclude il direttore della Caritas —: chi sostiene il contrario mente. Dal nostro punto di osservazione notiamo casi di italiani che hanno perso il lavoro e hanno alle spalle situazioni familiari che li hanno costretti a uscire di casa. Poi ci sono alcuni stranieri. Infine le persone che per svariate difficoltà non hanno la capacità o la possibilità di uscire da questa difficile condizione».
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