L'ANALISI
11 Ottobre 2019 - 08:11
CREMA (11 ottobre 2019) - Entro due anni, eccezion fatta per i tre chilometri fra il rondò della Tem e il ponte che scavalca l’Adda a Spino, l’ex statale Paullese sarà interamente a doppia corsia per ogni senso di marcia. Insomma, raddoppiata.
A fine mese, verranno infatti accesi i motori dei bulldozer, destinati a ricavare il nuovo tracciato, compreso tra la rotatoria della provinciale Cerca e lo svincolo che porta al casello della Tangenziale esterna milanese. A confermare il cronoprogramma dei lavori, rimasti impantanati per un anno e mezzo nelle pieghe del ricorso presentato dall’impresa seconda classificata nella gara d’appalto e risolto solo da un pronunciamento del Consiglio di Stato, è lo stesso staff di Arianna Censi, vicesindaco della Città metropolitana milanese, titolare dell’opera che richiederà un investimento di 20 milioni di euro (23 quelli stanziati a base di gara).
Il tutto, mentre le nuove arcate destinate a oltrepassare l’Adda alle porte di Spino restano ancora in attesa del progetto esecutivo, presupposto all’assegnazione del cantiere da 18 milioni di euro, destinato a tradurre in realtà il sogno di una Paullese a scorrimento veloce, eliminando l’imbuto al confine tra Cremasco e Lodigiano (attualmente il ponte è a una singola corsia per ciascun senso di marcia).
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