CALCIO
30 Settembre 2019 - 07:35
CREMA (30 settembre 2019) - Il cantiere abbandonato dell’ex scuola di Cl, nel quartiere dei Sabbioni, si conferma terra di nessuno. Nonostante i ripetuti interventi del commissario liquidatore della Fondazione Charis, originaria committente dell’opera, evitare le intrusioni nell’area appare pressoché impossibile, con tutti i rischi facilmente immaginabili per chi si inoltra in locali e androni dove i lavori sono fermi da otto anni. La recinzione, posta a protezione dell’area, è stata nuovamente divelta. Era già accaduto a più riprese nel passato, anche recente. Ma ad ogni riparazione, le forzature — ma sarebbe meglio parlare di veri e propri abbattimenti — si ripetono inesorabili.
La polizia locale e i colleghi del commissariato di via Macallè conducono controlli periodici, sebbene la vastità del complesso, che si estende su di una superficie di oltre 15 mila metri quadri, rende la verifiche capillari praticamente inattuabili. «Abbiamo contattato il liquidatore (Alessandro Bani ndr) per far presente la situazione», conferma il comandante dei vigili Giuliano Semeraro. Così come il collega al vertice degli uffici di pubblica sicurezza di via Macallé, il vicequestore Daniel Segre, non fa mistero di come le verifiche da parte delle pattuglie della squadra volante «siano costanti».
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