CALCIO
23 Settembre 2019 - 08:30
Alcuni volontari dell’associazione Gruppo per il Ciad con padre Maccalli e il presidente Massimo Forti
CREMA (23 settembre 2019) - Ben 45 candeline da spegnere, sulla torta di una delle realtà solidali più longeve della città: il gruppo per il Ciad. Anche se l’unico giorno di festa al quale i volontari terrebbero davvero a partecipare sarebbe quello per il ritorno di padre Gigi Maccalli, missionario sequestrato in Niger da una banda di miliziani, ormai un anno fa. Un amico dell’associazione e uno dei missionari che il Gruppo per il Ciad onlus sosteneva nelle proprie attività solidali in Africa.
Come ricorda il presidente Massimo Forti, «una delle ultime foto del nostro archivio è stata scattata proprio con padre Gigi il 3 settembre del 2018, tre giorni prima della sua ripartenza per il Niger. Il 17 è stato catturato».
L’estenuante attesa del suo rilascio è un pensiero che non abbandona i volontari, comunque impegnati negli aiuti anche ad altre realtà. Le principali, incessanti, richieste alla onlus sono di farmaci, latte in polvere, materiale scolastico. E il gruppo si organizza per garantire l’acquisto delle quantità richieste, l’imballaggio e la spedizione del necessario nelle missioni dei paesi del Sud del mondo. In particolare Africa, ma anche altre nazioni sono state sostenute in questi 45 anni.
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