CALCIO
23 Agosto 2019 - 08:06
Il centro di Pandino
PANDINO (23 agosto 2019) - La rivoluzione della videosorveglianza, ritenuta dalla nuova amministrazione di centrodestra, a forte trazione leghista, un fondamentale strumento di contrasto per arginare i fenomeni di microcriminalità e vandalismo, che negli ultimi mesi hanno preso di mira il paese: dai danneggiamenti alle proprietà pubbliche e private, per i quali sono stati già denunciati al tribunale dei minori i Brescia sette minorenni ai furti di biciclette davanti all’oratorio, sino a fiori e vasi rubati nei cimiteri. «Le attuali 17 telecamere non servono praticamente a nulla - rimarca il sindaco Piergiacomo Bonaventi – cinque non funzionano e le altre hanno ormai fatto il loro tempo, vanno dunque sostituite. Inoltre, sono poche. Per Pandino, se vogliamo avere una videosorveglianza efficace, ne servono una cinquantina, compresi i varchi elettronici (per il controllo delle targhe dei veicoli, ndc). Vogliamo infatti coprire anche le frazioni, i cimiteri e altri luoghi sensibili. Una volta instaurata la nuova amministrazioni, ci siamo subito resi conto di quanto critica fosse la situazione relativa alla prevenzione sul territorio. Oltre agli impianti vecchi o non funzionanti, c’è anche il problema legato all’assenza o quasi di occhi elettronici in diverse zone sensibili, a cominciare da Gradella e Nosadello».
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