L'ANALISI
12 Agosto 2019 - 07:34
La sede cremasca di via Meneghezzi dell’Azienda per la tutela della salute Val Padana
CREMA (12 agosto 2019) - Quattro casi accertati, cento bimbi monitorati e la gran parte sottoposta alla profilassi antibiotica. E nel Cremasco torna lo spettro della pertosse. La malattia, che un anno fa è costata la vita a una bambina di Scannabue, ha sviluppato un piccolo focolaio tra i frequentatori di un minigrest, tutti fra i tre e i sei anni, in un paese della cintura cittadina. E considerato che la malattia ha un’incubazione che può arrivare alle due settimane e oltre, il personale della sede cremasca dell’Azienda tutela salute Val Padana, nei giorni scorsi, è stato impegnato in una corsa contro il tempo, per raggiungere tutti i piccoli che potevano essere venuti a contatto con il primo caso conclamato. Da sottolineare, che la malattia si è sviluppata in soggetti in gran parte vaccinati. «Del resto — specifica la direttrice del Dipartimento di igiene e prevenzione sanitaria dell’Ats, il medico Anna Firmi — la copertura può diminuire col tempo, tant’è vero che abbiamo anticipato la dose del vaccino per i bimbi che non avevano ancora compiuto i sei anni, età in cui è previsto il richiamo». Va comunque precisato che non si è reso necessario alcun ricovero.
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