L'ANALISI
10 Agosto 2019 - 19:33
L’avvocato Antonino Andronico
CREMA (11 agosto 2019) - Lo chiama «orco» quel giovane indiano che con la scusa di giocare, attirava in garage la figlia dei vicini di casa: una bimba di 8 anni. E lì, «da alcuni mesi e per svariate volte», la toccava e poi ricattava. «Un orco», per Antonino Andronico, l’avvocato dei genitori della bimba, che tra febbraio e marzo ha presentato al commissariato di Crema la denuncia, dalla quale è nata l’indagine che due giorni fa ha portato in carcere l’indiano di 29 anni, ex macellaio. Il pm, Milda Milli, gli contesta la violenza sessuale aggravata su due minori. Perché «quelle cose», si scoprirà, le avrebbe fatte anche con un’altra bambina anche lei sotto i dieci anni d’età. Due vittime spaventate e ricattate: «Non dite niente o vi ammazzo».
L’obbrobrio è venuto fuori per caso. La bambina aveva perso il telefonino in casa. Era finito dietro ad un mobile. Lo hanno trovato i genitori che lo hanno acceso e scoperto messaggi shock. Il padre ha immediatamente affrontato l’indiano, poi lo ha denunciato. Un giorno, gli agenti della squadra mobile di Cremona si sono presentati per perquisirgli la casa e gli hanno sequestrato il telefonino. Dentro, c’era un video: conteneva la registrazione, in diretta, degli abusi alle bambine. Da quel giorno, ha lasciato la casa dei genitori. Vi tornava ogni tanto per pigliarsi gli abiti. E quando tornava «guardava con fare minaccioso, mafioso, i miei assistiti».
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