CALCIO
02 Agosto 2019 - 07:38
CREMA (2 agosto 2019) - Tocca al lottizzante? E’ compito del Comune e di Enel? Mentre enti, società e privato costruttore si palleggiano competenze e responsabilità, da mesi le famiglie che risiedono nelle nuove villette a schiera di via Crotti, prolungamento di via Rossi Martini ai Sabbioni vivono in una situazione di caos: tombini affioranti e pericolosi, un bimbo è caduto facendosi male, in quanto manca il tappetino d’asfalto. Assenza di illuminazione pubblica, cavi elettrici scoperti: il tutto sulla strada che porta alla pista di atletica, dunque con pericoli anche per coloro che utilizzano l’impianto comunale. «Noi siamo qui dallo scorso autunno – spiegano i residenti, in tutto quattro famiglie, ma ci sono altre tre abitazioni che saranno presto occupate – ma non ci sono ancora i contatori della corrente elettrica. Al contrario, abbondando i cavi di cantiere che passano su pali di legno storti e traballanti, ormai prossimi a cadere, montati un anno fa dalle imprese edili. Utilizziamo ancora l’elettricità di cantiere, con enormi disagi, continui salti di corrente, impossibilità di sfruttare gli impianti fotovoltaici e caos nei pagamenti delle utenze: le bifamiliari hanno un unico contatore di cantiere».
Basta passare in via Crotti per verificare la pericolosità della situazione. In più la strada non ha l’illuminazione pubblica, i lampioni sono stati posati, ma non sono collegati. Percorrerla la sera con i tombini sporgenti, le buche, i cavi e il materiale edile rimasto, non è affatto rassicurante. In più il buio non garantisce la sicurezza. Chiunque potrebbe avvicinarsi alle case passando inosservato. Infine, manca ancora il tappetino superficiale d’asfalto. Ciò significa che i tombini sono in rilievo.
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