L'ANALISI
25 Luglio 2019 - 08:15
CREMA (25 luglio 2019) - La delibera firmata anche dalla direttrice amministrativo dell’Asst Crema Maurizia Ficarelli è la numero 291 e porta la data del 19 luglio. Tre pagine che rimandano ad articoli di legge e motivano la decisione finale, ovvero di procedere «al recupero degli importi lordi effettivamente erogati che ammontano complessivamente a 627.276,96 euro». Tradotto: alcuni dipendenti del settore amministrativo dovranno restituire parte di quanto ricevuto in busta paga negli ultimi tre anni. Notizia che ha mandato su tutte le furie alcuni dei diretti interessati che sono poco meno di un centinaio.
L’altro importante passaggio riguarda il fatto «che sono state notificate le comunicazioni di messa in mora ai dirigenti e ai titolari di posizione organizzativa relativamente ai recuperi dei compensi percepiti negli anni 2016, 2017 e 2018».
La conclusione, in buona sostanza, del controllo avviato la scorsa primavera dal collegio sindacale dell’ex azienda ospedaliera. A loro il compito di valutare se il progetto di incentivi al personale, attraverso il quale in tre anni sono stati distribuiti i 627 mila euro, fosse in possesso di tutti i crismi. A quanto pare no.
Soldi, va sottolineato, finiti nelle buste paga di dirigenti amministrativi, impiegati e quadri in modo regolare e di conseguenza tutto tassato ovviamente. Quel che è stato messo sotto esame è l’ossatura del progetto di incentivi dopo che era stata fatta una verifica straordinaria di cassa. Operazione che viene normalmente eseguita al cambio di direzione. Come del resto è avvenuto ad inizio anno: l’ex direttore generale Luigi Ablondi in pensione e al suo posto il nuovo responsabile dell’Asst Germano Pellegata.
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