L'ANALISI
23 Luglio 2019 - 08:44
SPINO D'ADDA (23 luglio 2019) - «C’è il rischio concreto che si perda pure il mese di agosto. E si sta parlando di un’opera strategica». A lanciare l’allarme è il consigliere regionale cremasco del Pd Matteo Piloni. E l’infrastruttura cui fa riferimento è l’agognato nuovo ponte della Paullese da 18 milioni di euro, destinato a scavalcare l’Adda a Spino, eliminando l’imbuto viabilistico dalla ex statale Crema Milano, ormai in gran parte raddoppiata. Tutto ruota intorno alla conferenza dei servizi, vale a dire il summit degli enti interessati, da convocarsi con un preavviso di due settimane. «Ma della quale — assicura lo stesso Piloni — l’amministrazione provinciale cremonese non sa ancora nulla». È stato giusto l’ente di corso Vittorio Emanuele ad occuparsi della progettazione definitiva ed ora pronto a passare all’esecutiva: vale a dire all’ultimo passaggio prima dell’appalto, per il quale è comunque indispensabile il summit tra i soggetti coinvolti. Dal 9 luglio, la conferenza poteva essere convocata dal ministro delle Infrastrutture, peraltro retto da un cremasco, Danilo Toninelli (M5S). Riunire la conferenza è infatti possibile da due settimane, essendo ormai scaduti i 60 giorni previsti dalla pubblicazione della procedura di esproprio delle aree, necessarie all’opera. Stando all’ultimo cronoprogramma dell’intervento, l’avvio del cantiere è atteso per il prossimo anno, per concludersi nell’arco di 24 mesi.
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