La sfida nel deserto per 200 chilometri: "Impresa al limite"

CASALMORANO (21 luglio 2019) - Sopravvissuto all’inferno della Death Valley, e giunto al traguardo col terzo miglior tempo italiano di sempre: l’ultramaratoneta Luca Morstabilini, 50 anni compiuti a febbraio, ha completato nei giorni scorsi quella che senza discussioni viene definita la gara più impegnativa e estrema del mondo. La Badwater 135 si corre in California e si sviluppa lungo 217 chilometri, durante i quali si raggiungono, e spesso si oltrepassano, i 120 gradi Farhenheit (equivalente dei nostri 50 gradi).

Il percorso copre tre catene montuose per un totale di 14.600 piedi (4.450 metri) di salita e 6.100 piedi (1.859 metri) di dislivello negativo. Partiti da Badwater Basin, nella Valle della Morte, il punto più basso del Nord America, 85 metri sotto il livello del mare, i cento iron man provenienti da tutto il mondo (i partecipanti sono a numero chiuso e rigorosamente selezionati) sono arrivati a Whitney Portal (2.530 metri) punto di partenza dell’omonimo monte, cima più alta di tutta la regione. Per tagliare il traguardo, l’atleta del Running Club Soresina, giunto trentesimo, ha impiegato poco più di 35 ore.