L'ANALISI
19 Luglio 2019 - 07:00
CREMA (19 luglio 2019) - Mercoledì, il tribunale di Savona si esprimerà sull’istanza presentata dalla Fondazione Finalpia per la rescissione unilaterale del contratto di gestione con la Comfort Hotel, la società che conduce l’albergo nato dalla trasformazione della ex colonia marina cremasca di Finale Ligure. Il procedimento per ottenere lo sfratto esecutivo è stato avviato in quanto Comfort Hotel non avrebbe rispettato gli impegni previsti dal contratto di affitto. L’accordo prevedeva infatti la decadenza dopo tre mensilità, anche non consecutive, non corrisposte. In realtà, gli affitti arretrati ammonterebbero a circa 180 mila euro. Una cifra insostenibile per la Fondazione, che deve far fronte agli impegni presi con le banche e non può dunque attendere oltre. «Aspettiamo che la situazione venga chiarita — spiega Pierpaolo Soffientini, presidente della Fondazione — sapendo che abbiamo il vantaggio di essere proprietari dell’intera struttura, degli arredi e del parcheggio. In sostanza, in discussione c’è soltanto la rescissione del contratto di affitto». Qualora il giudice dovesse accogliere l’istanza della proprietà, il contratto sarebbe sciolto, il gestore sarebbe costretto a lasciare l’albergo e a quel punto il Cda della Fondazione dovrebbe rimettersi all’opera per trovare una nuova opzione.
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