L'ANALISI
12 Luglio 2019 - 08:00
PANDINO (12 luglio 2019) - Metti una serata in castello, con musica trap e hip hop, un pubblico di almeno 350 ragazzi arrivati da tutto il Cremasco e non solo, tra cui molti minorenni, e un servizio bar e ristoro: il tutto organizzato da un locale e la fattiva collaborazione del Comune. Idea vincente per far conoscere il maniero alle nuove generazioni? Utilizzo improprio dello storico monumento? Infuria la polemica. Ed è subito festa, facciamolo è andata in scena nei giorni scorsi, sfruttando il palco montato per gli appuntamenti estivi nell’arena. Protagonisti alcuni nomi emergenti, almeno a livello locale, dei generi musicali più in voga tra gli under 25. A sollevare il caso, dopo qualche giorno di riflessione, un durissimo intervento della minoranza del Gruppo civico. «La somministrazione di alcol in un evento patrocinato dal Comune - l’ex assessore al Bilancio Marco Cirilli - in presenza di minorenni è un comportamento da stigmatizzare con forza». La nota del Gruppo civico evidenzia come «diversi cantanti, anch’essi molto giovani, calati nella parte, incitassero il pubblico, utilizzando il gergo del loro stile musicale preferito, dove non è mancato l’intercalare di espressioni scurrili, insulti, imprecazioni e bestemmie. Positivo il fine aggregativo, ma riteniamo che la serata a un certo punto sia sfuggita di mano. La necessità di sedare vari tafferugli, compresa una rissa tra giovanissimi, è stata la conferma della sottovalutazione di alcuni aspetti organizzativi, forse anche per effetto del consumo non sempre controllato di alcoolici da parte di giovani e adolescenti, tra cui anche minorenni, che ha contribuito negativamente al pieno successo della manifestazione. Insomma, un brutto battesimo per le politiche giovanili dell’amministrazione Bonaventi, si spera da archiviare velocemente come singolo episodio sfortunato».
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