L'ANALISI
04 Luglio 2019 - 09:14
CREMA (4 luglio 2019) - Le vacanze al mare o in montagna, con genitori e amici? Ormai sono fuori moda. Meglio farle a scuola, per imparare a conoscere il mondo attraverso i piatti tipici cucinati con le proprie mani, tuffarsi in piscina, partecipare a escursioni in campagna e molto altro. Protagonisti, decine di studenti della media Galmozzi. Concluso l’anno, sono andati a scuola per altri dieci giorni, aderendo a un progetto di didattica innovativa, finanziato dall’istituto grazie ai fondi strutturali europei. Il titolo era «Cittadinanza globale: ambiente, culture e cucine dei popoli».
Alcuni insegnanti di italiano, scienze e tecnologia, hanno raccolto l’invito e seguito gli studenti. Gli allievi che hanno scelto il percorso scientifico, hanno aderito al Global learning and observations to benefit the environment (GLOBE), creato dalla Nasa per raccogliere dati che provengono dalla Terra e validare così le osservazioni condotte con i satelliti e i simulatori meteorologici. I dati su clima e bisofera raccolti in città sono stati poi caricati sulla piattaforma Globe. Interessante anche l'esperienza vissuta nei laboratori di chimica del Galilei con una serie di piccoli esperimenti.
Altrettanto appassionante il percorso centrato sulla cucina: la media Galmozzi è la più grande scuola multietnica del territorio, con 15 Paesi rappresentati. Da qui è nata «La Cucina dei Popoli»: dalle lezioni sulla coltura e raccolta del riso nelle piantagioni in Estremo Oriente allo studio e conoscenza di ortaggi e spezie, e ancora i film sul Giappone e gli approfondimenti su politica e economia dei Paesi trattati.
Poi, le a giornate di ateliers-laboratorio, degne di veri chef in provetta. Menu in lingua italiana e inglese, con i ragazzi che hanno fatto la spesa e cucinato numerose pietanze dall’antipasto al dolce. Iniziativa che ha raccolto il favore degli studenti stessi.
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